Il Montengro è un paese minuscolo ma estremamente vario. Il paesaggio è sempre in movimento, è una perla nascosta del Mar Adriatico che ha iniziato ad essere scoperta nell’ultimo decennio.
Siamo atterrati nel minuscolo aeroporto di Podgorica, abbiamo inspirato a fondo un po’ di aria mediterranea e noleggiato un’auto (davvero a un ottimo prezzo!).
Abbiamo imboccato la strada verso il mare ammirando le paludi del grande lago Skadar, che il Montenegro divide a metà con l’Albania e che ci siamo promessi di visitare scoprire la prossima volta
Kotor si raggiunge in meno di due ore. Le aspettative che avevo su questa piccola città incastrata tra l’acqua e le montagne a picco sono state di gran lunga superate. Il borgo è bellissimo, circondato da mura all’interno del quale non è permesso l’ingresso alle auto. Stretti vicoli e incantevoli piazzette da ammirare seduti nel dehors di qualche ristorantino locale, ci hanno fatto sentire subito in vacanza. Da buongustai quali siamo, quando penso a Kotor non posso non pensare agli spettacolari calamari ripieni alla montenegrina!

Il giorno seguente abbiamo perlustrato la costa a sud della baia, con una sosta sulla spiaggia di Sveti Stefan: un luogo particolare, anche se non è possibile accedere alla suggestiva penisola, a meno che non siate ospiti dell’hotel di lusso che durante il governo di Tito ha rimpiazzato il vecchio villaggio di pescatori.

Poco più a nord, decisamente più vivace e suggestiva, c’è Budva: una cittadina ideale per fermarsi qualche giorno e stare un po’ in spiaggia e all’ombra delle sue mura.
Ma il percorso che più ci è rimasto nel cuore è quello che passa dal Lovcen National Park e la strada panoramica sulla baia di Kotor. Da Budva siamo saliti sulle montagne fino a Cetinje, la vecchia capitale, per poi proseguire in direzione di Kotor attraverso i prati del monte Lovcen. Il primo tratto di strada attraversa il Lovcen National Park, un percorso ideale in bicicletta o a piedi, in cui si alternano boschi e prati verdi: un tipico clima di montagna a pochi km dal mare!
Terminato il parco ecco la famosa strada panoramica Kotor-Lovcen Road: una delle strade più spettacolari che abbia mai visto! E non lo dico solo perchè amo le strade panoramiche…
Preparatevi a 25 stretti tornanti, uno strapiombo sul nulla e una vista aerea. Se poi avete l’occasione di scendere a piedi o in bicicletta la apprezzerete ancora di più.

Abbiamo lasciato Kotor per andare verso la Croazia, percorrendo una magnifica strada che costeggia la baia.
La baia di Kotor ha le sembianze di un lago circondato da montagne ma in realtà è un mare silenzioso che lentamente entra nella terra creando uno dei fiordi più grandi d’Europa.
Prima tappa: Perast, una minuscola cittadina che si trova a metà della baia, un concentrato di chiese e ricchi palazzi. E’ famosa per le due isolette che le sorgono davanti e una delle due ospita la chiesa “Nostra Signora delle Rocce”, raggiungibile in una decina di minuti di barca. Una tour eccezionale per ammirare la baia trovandosi mezzo all’acqua.

Continuando la nostra strada, abbiamo incontrato Herceg Novi, un paese ai piedi di un castello che si specchia nel mare. Un posto tranquillo ma anche vivace, di cui ricordiamo le panetterie e le loro delizie mangiate su un gradino all’ombra, i caffè nella piazza più alta della città vecchia (Herceg Stjepana) e il balcone panoramico davanti alla chiesa nella piazza di San Jeronim.

Dopo la nostra breve visita a Dubrovnik e la nostra avventura in Bosnia (che racconteremo nei prossimi post) siamo rientrati in Montengro dalla frontiera non lontana dal fiume Piva e dall’ononimo canyon. Una zona selvaggia e spettacolare, strapiombi di roccia, pochissime le automobili incrociate e qualche temerario ciclista.

Quando i pendii diventano più dolci ci si imbatte nel Monastero di Piva, un piccolissimo monastero immerso in un paesaggio bucolico. Ma la nostra tappa principale era l’edificio di culto ortodosso più visitato del Montenegro da fedeli di tutte le religioni: il Monastero di Ostrog, che merita assolutamente una visita. Oltre a godere di un magnifico paesaggio sulla valle, l’edificio del monastero è davvero unico! Costruito in una grotta, la struttura è integrata perfettamente nella roccia. La posizione, il suo bianco abbagliante, il silenzio, i monaci che compaiono e scompaiono, i pellegrini che arrivano a piedi con i materassi e si preparano al tramonto per trascorrere la notte davanti al santuario: un insieme di ingredienti per un’atmosfera trascendente e meditativa.

Abbandonata la spiritualità, siamo tornati alla realtà di Podgorica. Una città piccola, giovane, in gran parte ricostruita di recente. Ciò che è rimasto del centro storico è un quartiere di case basse che sembra davvero un villaggio di campagna.
Qui finisce la nostra avventura…non vediamo l’ora di tornare in questo piccolo paese, così vicino ma così esotico e misterioso, e magari esplorare il suo confine a sud per entrare dai vicini albanesi!
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